2016 – Webinar “Monitoraggio qualita’ dell’aria e Sensor Observation Services (SOS)”

Monitoraggio qualità dell’aria e SOS

Webinar – 30 novembre 2016 – h 12:00-13:30

Lo standard OGC Sensor Observation Service (SOS) dell’Open Geospatial Consortium definisce un’interfaccia neutra per l’accesso alle osservazioni da sensori, coerenti per tutti i sistemi sensoristici (remoti, in-situ, fissi e mobili). SOS fornisce i risultati delle interrogazioni nei formati standard SensorML (descrizione dei sensori) e Observations and Measurements – O&M (dati delle osservazioni),  e permette così di elaborare dati dinamici real-time o near real-time per una vasta gamma di tematiche.

Durante il webinar sono stati presentati 5 esempi pratici di applicazioni dello standard SOS: i primi due riguardano il tema del monitoraggio qualità aria, anche in relazione a quanto previsto da INSPIRE e dalla Direttiva Air Quality; i successivi 3 esempi sono invece relativi all’uso di SOS per il monitoraggio di parametri ambientali.

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INTERVENTI

  • Perché questo webinar – Piergiorgio Cipriano (Sinergis-Dedagroup)
  • SOS e Sensor Web Enablement … in ottica INSPIREPaolo Tagliolato (CNR- IREA) Timing 00:07-00:23
    La standardizzazione aperta è un processo basilare per l’interoperabilità dei sistemi informatici, di particolare interesse per tutti gli attori pubblici: l’apertura dell’informazione e la sua messa a sistema è uno degli obiettivi delle agende digitali europea e italiana.
    L’iniziativa Sensor Web Enablement (SWE) di Open Geospatial Consortium (OGC) ha portato alla standardizzazione (aperta) di un framework di schemi concettuali e interfacce di servizio per la gestione di informazioni e dati da reti di sensori.
    Nell’intervento si introduce SWE e il ruolo svolto dai principali standard da esso definiti: il modello concettuale per la rappresentazione dei dati Observations and Measurements (O&M); i metadati dei sensori (SensorML); il servizio Sensor Observation Service (SOS), ossia la lingua franca con cui è possibile parlare con i server che gestiscono questo tipo di informazione.
    Tutto ciò viene presentato nell’ottica INSPIRE. INSPIRE (Infrastructure for Spatial Information in Europe) è un’iniziativa e direttiva europea, seguita da recepimenti nazionali, diretta alla costituzione di un’infrastruttura di dati spaziali distribuita e gerarchica, con la finalità di integrare dati dei diversi livelli amministrativi.
    INSPIRE è viva: diversi gruppi di lavoro internazionali, coordinati dal Joint Research Centre della Commissione, sono incaricati del suo mantenimento, in termini di indicazioni per l’implementazione di ciò che la direttiva ha definito.
    Nell’intervento si discute come e perché la manutenzione delle linee guida per l’implementazione di INSPIRE, stia proponendo l’adozione di SWE come sviluppo ulteriore dell’infrastruttura di dati europea.

Esempi pratici sul tema “qualità dell’aria”:

  • SOS e qualità dell’aria nel progetto eENVplus Piergiorgio Cipriano (Sinergis-Dedagroup) con Carlo Boninsegna (Belder Interactive) – Timing 00:23-00:44
    Nell’ambito del progetto europeo eENVplus [http://www.eenvplus.eu/ ] è stato implementato un esempio di applicazione SOS con dati di monitoraggio della qualità dell’aria dell’Agenzia Provinciale di Protezione Ambientale (APPA) di Trento (http://eenvplus.sinergis.it/52n-sos-webapp/static/client/jsClient/#map).  Durante la presentazione vengono illustrati il contesto, la soluzione tecnologica utilizzata, le funzionalità di visualizzazione ed accesso ai dati, le modalità di logging e trasmissione dei dati dal sistema in uso al servizio SOS, tramite operazioni di insertObservation a frequenza oraria.
  • Qualità dell’aria e Internet of ThingsAlex Kotsev (Commissione Europea JRC) Timing  00:45-01:00
    L’intervento riguarda il progetto AirSensEUR (http://www.airsenseur.org/website/airsenseur-air-quality-monitoring-open-framework/). Nel progetto è stata sviluppata, insieme con una ditta italiana (CCR + Liberaintentio), una piattaforma aperta per monitoraggio della qualita dell’aria. La piattaforma è completamente aperta (software/hardware/dati) ed è basata su standard open. Vengono presentati i primi risultati  e come si possono riutilizzare da parte di soggetti diversi (scuole, comuni, etc.).

Esempi pratici su altre tematiche:

  • SOS nell’ambito del progetto MONALISA  Roberto Monsorno (EURAC) Timing 01:00-01:15
    Nell’ambito del progetto MONALISA è stato sviluppato un sistema di monitoraggio multi-scala per l’agricoltura, utilizzando tecnologie innovative e tecniche non distruttive. Sul territorio altoatesino è stata installata una rete di sensori per misure di vari parametri ambientali in meleti, prati per fienagione e in pascoli alpini. Gli stessi parametri sono stati monitorati utilizzando sensori ottici montati su drone, nonché dati telerilevati da satelliti della NASA e dell’ ESA, per l’osservazione della Terra.
    Inoltre sono state fatte misure sulle mele in laboratorio il cui scopo è approfondire il legame tra le condizioni ambientali e la qualità delle mele: l’intera catena di produzione agricola è stata sottoposta a monitoraggio.
    All’interno del suddetto sistema di monitoraggio, un compito fondamentale è svolto dal Database Ambientale, implementato con la suite open source sviluppata da 52North. In questo Database attualmente vengono gestiti più di 30 milioni di record.
  • SOS nell’ambito del progetto RITMARE – Alessandro Oggioni (CNR IREA) Timing 01:16-01:27
    L’intervento dà un inquadramento del progetto RIMARE e dei requisiti raccolti nella comunità marina italiana, e presenta le soluzioni, integrate in GeoNode, per la distribuzione di osservazioni da sensore.
    L’intervento riguarda le soluzioni proposte, alla comunità marina Italiana, per rendere disponibili osservazioni/misure e informazioni su sensori attraverso l’uso delle specifiche SWE.
    Vengono in particolare presentate le soluzioni pensate per utenti non avvezzi all’uso delle specifiche SWE e non propensi all’uso di XML. Le soluzioni, integrate in GeoNode (un software opensource per la distribuzione di mappe), riguardano:
    – la metadatazione delle informazioni di sensori secondo lo standard SensorML;
    – l’inserimento delle osservazioni in maniera automatica sfruttando letransactional operation di SOS o attraverso un’interfaccia che guida l’utente nell’inserimento manuale di quelle osservazioni tipicamente raccolte in fogli di calcolo;
    – la visualizzazione integrata di layer geografici e di osservazioni da sensori;
    – infine una scheda relativa ai metadati dei sensori rivolta ad un utente umano ottenuta in maniera automatica dal metadato codificato in SensorML.
  • SOS Monitoraggio Dighe Ministero Infrastrutture e Trasporti – Stefano Pezzi (Sinergis-Dedagroup) Timing 1:27-01:42
    L’intervento spiega cos’è il monitoraggio grandi dighe, come viene fatto ora e il nuovo sistema di trasmissione basato su SOS. Di questo nuovo sistema vengono illustrate le caratteristiche salienti, che sono: utilizzo di standard, profilo “pull”, dizionari controllati, metadati osservazioni, sicurezza, partizionamento.
    L’intervento descrive inoltre i dati esposti dal MIT (profilazione accessi, metadati aggiuntivi osservazioni)

Ha moderato Franco Vico  (AMFM GIS Italia)

Coordinamento tecnico Andrea Deiana (GeoInfoLab, AMFM GIS Italia)

Con la collaborazione di: