Diventa Socio AMFM GIS Italia 2024

Perchè associarsi ?

AMFM GIS Italia è una associazione senza frontiere, inclusiva e partecipata, sempre caratterizzata dalla voglia di incontrarsi per condividere e scambiare la cultura dell’Informazione Geografica.

Il nostro 2023. Diverse le attività che hanno visto l’associazione sia in un ruolo organizzativo che di partecipante. L’evento conclusivo del progetto C.A.M.PO. a cui AMFM ha partecipato per la realizzazione delle attività di divulgazione, la sessione moderata come Copernicus Relay al Technology Forum Campania, l’evento partecipato per ASITA sulla trasformazione digitale, la sessione speciale organizzata a Technology for All ed infine la sessione speciale organizzata ad ETExpo in collaborazione con AIT e SGI.

L’affiliazione ad EUROGI continua ad essere fondamentale per avere costantemente un ruolo all’interno di processi e delle opportunità presenti a livello comunitario e per essere parte attiva nel network costituito. Il focus group “Women in GI” ed il capitolo italiano continuano ad operare.

Fondamentale, infine, la collaborazione con SGI per UNINFO, per l’aggiornamento dell’Atlante del Lavoro. Una collaborazione con INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) che ha creato l’occasione per integrare i profili inerenti l’Informazione Geografica definiti nella norma UNI.

Continuiamo così, senza soluzione di continuità, a lavorare anche nel 2024. Continueremo a fare formazione su temi emergenti ma anche su approfondimenti per categorie specifiche di utenti. Stiamo costruendo le premesse per l’edizione annuale della conferenza ASITA, che si terrà a Padova nel mese di dicembre. Collaboreremo alla proposta di progetti e parteciperemo ad attività di dissemination. Infine, incrementeremo le collaborazioni con altre associazioni per aumentare le occasioni di cross-fertilization. Non da ultimo, terremo sempre accesa l’attenzione sullo sviluppo ed il riconoscimento delle competenze, elemento fondamentale per il processo di digitalizzazione in corso.

In conclusione, non mi resta che lanciare la campagna soci 2024. Associarsi significa ottenere diversi benefici, come ad esempio partecipare ai webinar di approfondimento, poter proporre la pubblicazione di post e far circolare notizie sul sito, partecipare ai Gruppi di Lavoro, usufruire di agevolazioni per le quote di iscrizione ad ASITA, partecipare ai meeting EUROGI e ai progetti Europei.

La partecipazione all’Associazione avviene attraverso l’iscrizione ed il pagamento di una quota associativa di € 30 per socio individuale e di € 10 per socio studente. L’iscrizione si effettua tramite la modulistica dedicata. AMFM GIS Italia come in passato ha ritenuto opportuno favorire un’ampia partecipazione attraverso quote di iscrizione proporzionate alla tipologia di socio, con una particolare attenzione ai soci studenti, il cui coinvolgimento è e resta un obiettivo primario tra quelli dell’associazione.

Iscrizione / Rinnovo Socio individuale / Socio studente

Per la Iscrizione / Rinnovo del socio individuale via bonifico scaricare la seguente scheda di iscrizione e seguire le indicazioni che si trovano nella seguente SCHEDA ADESIONE

Iscrizione / Rinnovo Socio fornitore e Socio utente

Per la Iscrizione / Rinnovo del socio fornitore e del socio utente scaricare la seguente scheda di iscrizione e seguire le indicazioni che si trovano nella seguente SCHEDA ADESIONE SPONSOR, FORNITORE o UTENTE.

Tavola rotonda “L’importanza del trattamento dei dati geografici nel mercato odierno. Spunti e riflessioni” – Sintesi degli interventi

Lunedì 20 dicembre 2021 ore 16.00
Con la partecipazione di Raffaele Gennerino e Chiara Angiolini di TomTom, Francesco Altamura di GeoJunxion, Mauro Caccia di Ware Place-Egon.

Moderatore Valerio Zunino, StudioSIT SA

Sintesi degli interventi

Valerio Zunino (StudioSit SA e Vice Presidente AMFM GIS Italia)

“In questo periodo di grandi trasformazioni, focalizzare il borsino dei dati geografici dei prossimi mesi ed anni, cercando di captare segnali di tendenza e attingendo da sensazioni provenienti dal mercato e dal nostro sentire, sembra un esercizio utile, cosi come credo sia tale il desiderio di confronto sul tema tra addetti ai lavori. Per stimolare tutto questo, abbiamo invitato a discutere insieme a noi alcune importanti realtà di impresa che gravitano attorno al nostro territorio e a quello continentale e mondiale.”

Quanto è importante l’attività di trattamento, bonifica e normalizzazione dei dati legati alla localizzazione, a partire dalle diverse fonti (pubbliche o private) dalle quali vengono reperiti?

Tomtom (Chiara Angiolini / Raffaele Gennerino)

“L’attività di trattamento, bonifica e normalizzazione dei dati è fondamentale per un’azienda come la nostra dove tutti i dati confluiscono in un database globale a livello mondiale. Chiaramente, l’importanza  deriva molto dal tipo di fonte che viene utilizzata. Generalmente, con certi fornitori privati, che possiamo definire storici, in quanto lavorano con noi da molto tempo, il dato che otteniamo è qualitativamente alto, per cui, anche se è comunque importante procedere ad una normalizzazione, questo processo è più semplice. Per le fonti come gli Open data per esempio, questo processo diventa ancora più fondamentale in quanto è ancora mancante una standardizzazione dei dati che provengono dalla pubblica amministrazione,  anche se notiamo recentemente gli sforzi per arrivarci.”

Geojunxion (Francesco Altamura)

“L’attività di trattamento, bonifica e normalizzazione dei dati legati alla localizzazione ha un ruolo fondamentale in GeoJunxion. Infatti è essenzialmente il core business di GeoJunxion B.V. che, nell’evoluzione del brand (da AND a GeoJunxion), si è trasformata da produttore e distributore tradizionale di mappe di navigazione ad aggregatore e distributore di dati di valore aggiunto, con forte dinamicità e variabilità nel tempo e map-agnostic, quindi utilizzabili in qualsiasi altro contesto cartografico. Per GeoJunxion B.V. raccogliere, aggregare, bonificare, normalizzare dati provenienti dalle sorgenti più disparate, pubbliche o private, per poi realizzare e consegnare al cliente, o distribuire al mercato, database fruibili, rappresenta il “pane quotidiano” delle attività aziendali.”

EGON – Wareplace (Mauro Caccia)

“E’ dagli anni ’90 che EGON sostiene l’idea della sostanziale differenza tra dato e informazione. Oggi questo concetto è quanto mai attuale perché le fonti (pubbliche o private) sono ricche di dati ahimè inutilizzabili. Solo attraverso un processo costante di bonifica, qualificazione, standardizzazione e aggiornamento è possibile convertire i dati in informazioni cogliendone tutto il valore potenziale.”

 Come viene gestito all’interno a livello corporate il procedimento di trattamento, controllo, normalizzazione e validazione dei dati ricevuti ?

Tomtom (Chiara Angiolini / Raffaele Gennerino)

“In TomTom la parola chiave è automatizzazione dei processi, allo scopo di poter fare variazioni nel database in tempi rapidissimi,  e questo è chiaramente valido anche per i procedimenti di trattamento, normalizzazione e validazione dei dati.
Abbiamo per questo creato diversi tool che confrontano e analizzano i dati e che riescono a darci informazioni precise e puntuali e che appunto ci consentono di poter modificare il database quasi in tempo reale. Per fare un esempio pratico semplificato, se ci viene comunicata la chiusura di una strada, noi possiamo validare l’informazione attraverso i nostri dati sul traffico.
E’ ovvio che il processo di trattamento dei dati è specifico per ogni tipo di informazione, e TomTom raccoglie un numero enorme di categorie di dati, per cui è impossibile fare una generalizzazione,  ma i processi che abbiamo realizzato funzionano molto bene e se necessario, per modifiche che non necessitano il real time,  alcuni controlli anche essere eseguiti manualmente, grazie all’esperienza dei colleghi che lavorano su questi processi da molto tempo.”

Geojunxion (Francesco Altamura)

“Il procedimento di trattamento, controllo, normalizzazione e validazione dei dati coinvolge quotidianamente gran parte della forza lavoro di GeoJunxion, nei reparti Operations e R&D, che a loro volta rappresentano l’80% dell’azienda.

Il processi e le varie fasi di attività variano a seconda dei dati raccolti, del tipo di sorgente e anche dalle aspettative e richieste del cliente. Trattando database geograficamente estesi, la nostra forza lavoro poggia le basi sulle più disparate conoscenze linguistiche. Preferiamo infatti avere esperti locali che oltre a conoscere la lingua possano contribuire con la conoscenza delle informazioni e leggi locali, e quant’altro possa essere utile per derivare un dato finale il più corretto possibile. Pertanto, in GeoJunxion, per quanto riguarda tali processi, tendiamo a combinare attività automatiche basate su intelligenza artificiale, deep learning o image recognition, solo per menzionare alcuni termini noti, con una dedicata e competenza forza lavoro umana, ancor oggi essenziale nel produrre un dato di qualità, soprattutto quando l’analisi del dato sorgente richiede interpretazione specifica. Faccio un esempio concreto: le zone di allerta ecologica prodotte da GeoJunxion, quindi le ZTL, le aree a bassa emissione o a congestione del traffico, vengono codificate leggendo ed interpretando decreti leggi, pubblicazioni ufficiali delle singole municipalità locali e così via. Senza una adeguata forza lavoro, con conoscenze linguistiche e competenze locali, non sarebbe facile raggiungere il risultato su scala europea e mondiale. Per questo consideriamo le Eco Alert Zones come un esempio rilevante del portafoglio dati di GeoJunxion.”

EGON – Wareplace (Mauro Caccia)

“EGON applica una metodologia consolidata di validazione dei dati che comprende:

  • La qualificazione dei dati in termini di standardizzazione e completezza,
  • La verifica della precisione e accuratezza,
  • L’adozione di quality indicators che caratterizzano ciascuna informazione e consentono di dare il giusto peso nei processi decisionali,
  • La verifica di univocità che consente di eliminare le ridondanze, fuorvianti per i processi di business,
  • Il costante aggiornamento delle informazioni per avere sempre l’ultima fotografia della situazione reale.”

Come valutate il trend di mercato con riferimento al pricing delle banche dati geografiche, rispetto agli anni scorsi? Prevedete un aumento, una stabilità o una flessione del valore di mercato delle informazioni oggettivabili sul territorio?

Tomtom (Chiara Angiolini / Raffaele Gennerino)

“E’ una domanda a cui è difficile dare una risposta univoca,  credo dipenderà dal tipo di dato. La pandemia che non è conclusa ma ancora in atto, ha sicuramente rallentato le attività di molti produttori di dati, probabilmente è stata anche la causa della chiusura di alcune aziende del settore,  e ha certamente rallentato anche le attività di raccolta dati (o meglio di certe categorie di dati)  della pubblica amministrazione, che si è trovata spesso in stato di emergenza.
Gli stessi dati ne sono stati impattati fortemente, almeno in certe categorie. Pensiamo per esempio ai punti d’interesse, categorie come ristoranti e bar hanno avuto dei cambiamenti molto forti con attività che hanno chiuso, oppure che hanno aperto, cambiato gestione o che magari sono ancora nel limbo della sospensione d’azienda. Per quanto ci riguarda, considerando cioè i nostri fornitori,  generalmente non abbiamo riscontrato al momento un aumento o una flessione del valore, per cui al momento potremmo  parlare di stabilità.”

Geojunxion (Francesco Altamura)

E’ indiscutibile che nel corso degli scorsi anni abbiamo assistito ad un cambiamento del mercato dei dati. A fronte di una progressiva riduzione del valore dei dati di “navigazione” tradizionale (anche a seguito dell’arrivo di nuovi importanti player di mercato, grandi aziende nel settore dell’IT, estremamente rilevanti e con business model completamente “dirompenti” rispetto a quelli tradizionali), abbiamo comunque visto un continuo e significativo incremento di richiesta di dati specializzati a valore aggiunto. Le nuove tecnologie consentono il collezionamento di volumi di dati precedentemente impensabili. Pertanto si può ragionevolmente prevedere che l’interesse nei confronti dei dati e delle aziende che lavorano nel contesto del collezionamento, aggregazione, ripulitura resti elevato ed anzi, aumenti nel tempo. A fronte di una maggiore domanda, sta crescendo però anche l’offerta, con sempre nuove realtà, con possibili rischi di saturare il mercato di questo tipo di servizi ed indurre una “battaglia del prezzo”. Tuttavia, i servizi e i dati “di qualità” ritengo possano mantenere inalterato il loro valore nel tempo. Stiamo anche assistendo ad una situazione di “parziale stallo” indotta dalla situazione pandemica: molte aziende restano caute nei loro investimenti e questo, nel breve termine, non aiuta … ma a lungo termine non posso che prevedere un futuro positivo per l’industria dei dati e servizi “geospatial e location intelligence”. Quello che il mercato chiede ad aziende come la nostra è flessibilità e adattabilità, e questo si pone come obbiettivo GeoJunxion, adattandosi in modo dinamico alle esigenze e alle aspettative dei clienti, nel rispetto della più alta qualità possibile del dato aggregato.”

EGON – Wareplace (Mauro Caccia)

“Secondo EGON le banche dati geografiche di qualità devono avere un prezzo adeguato e i Clienti EGON ne percepiscono il valore. In questi anni stiamo assistendo ad una policy di pricing troppo spinta alla “pay per request” tale da rendere imprevedibile qualsiasi previsione di budget che è uno dei fondamenti su cui poggia il business.”